Cos'è la NATUROPATIALa naturopatia è la disciplina bio-naturale che - attraverso metodi e trattamenti non invasivi, a carattere non sanitario - si propone di migliorare lo stato di benessere dell'individuo. Alla radice del pensiero naturopatico vi è l'idea di essere umano come unità formata da corpo, mente ed emozioni, componenti in armonia tra loro e con il mondo esterno; esso è dotato, per natura, di una forza che gli consente di autoregolare l'organismo e di conservare l'equilibrio di tali componenti, da cui dipende il suo benessere. Spesso, tuttavia, l'individuo non è in grado di azionare efficacemente la propria forza vitale; alcuni fattori ambientali, quali lo stress, le cattive abitudini di vita e lo smog, ne mettono in crisi l'originario equilibrio. Da ciò derivano squilibri energetici che la Naturopatia chiama "alterazioni del terreno individuale": essi sfuggono all'interesse della scienza medica, poichè non consistono in disfunzioni del corpo o della mente (malattie). La naturopatia si occupa proprio di queste alterazioni: ne individua l'origine e i metodi per eliminarli e stimola la capacità innata del soggetto a recuperare il proprio stato di benessere. L'obiettivo del naturopata è quello di riequilibrare il soggetto intervenendo semplicemente a correggere il suo stile di vita. Soltanto in caso di necessità e senza alcuna finalità terapeutica, il consulente suggerisce l'uso di sostanze naturali, fitoterapiche e di erboristeria, che integrano la normale alimentazione della persona. |
Chi è il naturopata
Il Naturopata iscritto alla FNNP è un professionista connotato da competenza e correttezza. La prima qualità discende dalla frequenza di un iter formativo pluriannuale, nel corso del quale egli apprende le discipline e le tecniche naturopatiche; la seconda dal rispetto di regole deontologiche, raccolte in un codice di categoria, la cui violazione è punita con severe sanzioni. Il Naturopata non svolge alcuna delle attività riservate alle categorie sanitarie (quali formulazioni di anamnesi, diagnosi, prognosi). Egli non può mai sostituirsi al medico; nei casi in cui sospetti la presenza di una patologia, è tenuto a consigliare una visita presso il professionista abilitato. Non possono sorgere "conflitti di interessi" tra Medico e Naturopata; essi hanno differenti oggetti di studio; il primo si occupa di malattie, ovvero disfunzione del corpo o della mente, il secondo di alterazioni bio-energetiche. Nell'eventualità in cui l'individuo stia seguendo terapie sanitarie, il Naturopata invita sempre a non interromperle; egli può soltanto collaborare con il medico, integrando e completando la sua attività |
Professione NATUROPATA
Il Naturopata è colui che esercita l’arte della naturopatia, cioè la disciplina che – attraverso metodi e trattamenti non invasi, di carattere non sanitario – si propone di migliorare lo stato di benessere dell’individuo. Erroneamente si pensa che la naturopatia raccolga le più svariate discipline di tipo olistico ma in realtà non è un contenitore di tutto ciò che si può identificare come “alternativo”. Ad esempio, le leggi regionali in materia di discipline bio-naturali della Lombardia e della Toscana hanno individuato le tecniche dello shiatsu e della pranoterapia come discipline autonome rispetto alla naturopatia.
Il naturopata è riconosciuto di fatto da strati sempre più ampi della popolazione ma in Italia svolge l'attività nel completo vuoto legislativo, a differenza di quanto avviene nei principali Paesi dell'Unione Europea. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito l’esistenza della figura del naturopata, ma questa, almeno per ora, è riconosciuta in Europa solo in Germania, Inghilterra, Portogallo, Ungheria, Svizzera; in Spagna è stato avviato il processo per il riconoscimento dei professionisti e la regolamentazione del settore mentre in Italia esistono solo alcuni elenchi creati dalle scuole o da alcune regioni.
Il 19 dicembre 2012 è stato approvato definitivamente dalla Camera dei deputati il disegno di legge n. 3270 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi” promossa dal Co.L.A.P (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) a cui non aderiscono solamente le associazioni e le federazioni di discipline olistiche o naturopatiche ma anche tutte quelle che non sono espressamente definite dell’articolo 2229 del Codice Civile che disciplina l’esercizio delle professioni intellettuali organizzati in ordini e albi (Legge 2013, n.4).
Quindi, non si tratta esplicitamente di un riconoscimento giuridico della figura del naturopata ma un tentativo di autoregolamentazione della professione, a cura delle associazioni di categoria, esclusivamente con lo scopo di tutelare il consumatore.
Le Federazioni e le Associazioni, quindi, sono chiamate a rendere trasparenti per il consumatore i requisiti di accesso alla professione ma un limite di non poco peso è rappresentato dai programmi formativi che le diverse scuole propongono a fronte del titolo di naturopata, in quanto nulla viene stabilito a livello nazionale.
Inoltre tale norma si trova a dover fare i conti con le leggi regionali in materia di discipline bio-naturali che sono state adottate negli ultimi dieci anni, per ultima la legge delle Regione Lombardia, che istituisce degli elenchi pubblicati sul sito istituzionale della regione, la cui iscrizione non è obbligatoria per l’esercizio della professione e la cui validità è limitata al territorio regionale di competenza.
L’ESPERIENZA TEDESCA RISALE AL 1939
In Germania non esiste monopolio legale della pratica della medicina. Quindi, operatori non allopatici (naturopati – heilpraktiker) con licenza possono praticare la medicina e tutti i medici possono usare Medicine Non Convenzionali. Esistono tuttavia restrizioni su atti medici specifici. Solo i medici allopatici e i dentisti sono autorizzati alle cure dentistiche. Solo i medici allopatici possono curare malattie veneree, patologie epidemiche e contagiose, somministrare rimedi specifici, somministrare o prescrivere anestetici e narcotici, praticare ostetricia e ginecologia, fare raggi x, fare autopsie e rilasciare certificati di morte. Infrazioni possono comportare sanzioni penali.
Il naturopata è riconosciuto di fatto da strati sempre più ampi della popolazione ma in Italia svolge l'attività nel completo vuoto legislativo, a differenza di quanto avviene nei principali Paesi dell'Unione Europea. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito l’esistenza della figura del naturopata, ma questa, almeno per ora, è riconosciuta in Europa solo in Germania, Inghilterra, Portogallo, Ungheria, Svizzera; in Spagna è stato avviato il processo per il riconoscimento dei professionisti e la regolamentazione del settore mentre in Italia esistono solo alcuni elenchi creati dalle scuole o da alcune regioni.
Il 19 dicembre 2012 è stato approvato definitivamente dalla Camera dei deputati il disegno di legge n. 3270 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi” promossa dal Co.L.A.P (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) a cui non aderiscono solamente le associazioni e le federazioni di discipline olistiche o naturopatiche ma anche tutte quelle che non sono espressamente definite dell’articolo 2229 del Codice Civile che disciplina l’esercizio delle professioni intellettuali organizzati in ordini e albi (Legge 2013, n.4).
Quindi, non si tratta esplicitamente di un riconoscimento giuridico della figura del naturopata ma un tentativo di autoregolamentazione della professione, a cura delle associazioni di categoria, esclusivamente con lo scopo di tutelare il consumatore.
Le Federazioni e le Associazioni, quindi, sono chiamate a rendere trasparenti per il consumatore i requisiti di accesso alla professione ma un limite di non poco peso è rappresentato dai programmi formativi che le diverse scuole propongono a fronte del titolo di naturopata, in quanto nulla viene stabilito a livello nazionale.
Inoltre tale norma si trova a dover fare i conti con le leggi regionali in materia di discipline bio-naturali che sono state adottate negli ultimi dieci anni, per ultima la legge delle Regione Lombardia, che istituisce degli elenchi pubblicati sul sito istituzionale della regione, la cui iscrizione non è obbligatoria per l’esercizio della professione e la cui validità è limitata al territorio regionale di competenza.
L’ESPERIENZA TEDESCA RISALE AL 1939
In Germania non esiste monopolio legale della pratica della medicina. Quindi, operatori non allopatici (naturopati – heilpraktiker) con licenza possono praticare la medicina e tutti i medici possono usare Medicine Non Convenzionali. Esistono tuttavia restrizioni su atti medici specifici. Solo i medici allopatici e i dentisti sono autorizzati alle cure dentistiche. Solo i medici allopatici possono curare malattie veneree, patologie epidemiche e contagiose, somministrare rimedi specifici, somministrare o prescrivere anestetici e narcotici, praticare ostetricia e ginecologia, fare raggi x, fare autopsie e rilasciare certificati di morte. Infrazioni possono comportare sanzioni penali.
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